Nonostante l’Italia sia il secondo produttore di olio d’oliva al mondo, non è raro riscontrare una scarsa cultura su questo argomento.
Infatti non sono molte le persone che sarebbero in grado di rispondere alla domanda:
Qual’è la differenza tra l’olio d’olive e l’olio extravergine?
Per stabilire la bontà di un olio extravergine bisogna conoscerne i reali fattori che ne stabiliscono la qualità. Ad esempio molto spesso ci viene chiesto se la sensazione di piccante è sinonimo di scarsa qualità; in realtà no! Tutt’altro…
Quindi quale la differenza tra un olio extravergine ed uno d’oliva?
Iniziamo col dire che si può dire “extravergine” un olio la cui acidità non superare lo 0,8% mentre per l’olio “vergine” il limite è fissato al 2%.
L’acidità, cioè la concentrazione di acidi grassi liberi, è uno dei parametri fondamentali per valutare qualitativamente l’olio.[6] In Italia è stata creata una Carta di identità dell’olio extravergine di oliva. Inoltre l’estrazione per questo tipo di olio si ottiene solo attraverso processi meccanici.
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