È vero che i trigliceridi dell’olio extravergine d’oliva fanno bene?
Certamente! I trigliceridi costituiscono circa il 95-98% dell’olio d’oliva e si trovano soprattutto nella polpa. Tra gli acidi grassi che entrano a far parte delle molecole dei trigliceridi i più importanti sono:
• l’acido oleico, monoinsaturo, che è presente per il 70-80%
• l’acido linoleico, di-insaturo, che rappresenta il 10% circa
• l’acido palmitico, saturo che rappresenta il 7-15%
• l’acido stearico, anch’esso saturo, presente per l’1,5-3,5%
Caratteristica saliente della composizione dell’olio di oliva è suo il particolare, inimitabile, equilibrio acidico. Infatti, rispetto agli altri grassi alimentari, nell’olio d’oliva risulta più elevata la percentuale di acido oleico e quella del linoleico, mentre la concentrazione degli acidi grassi insaturi è moderata: una qualità particolarmente importante per la salute, come sottolineato da tutti gli studi medici.
L’uso di olio di oliva induce bassi livelli di colesterolo plasmatico e alti livelli di colesterolo HDL, forma utile, che previene la formazione di placche lipidiche sulle pareti arteriose. La corretta distribuzione dei grassi nell’olio d’oliva, previene dunque l’arteriosclerosi, ricucendo anche l’insorgere di malattie cardiovascolari. Esistono studi anche sugli effetti positivi di una dieta che prevede l’olio di oliva come grasso principale in pazienti affetti da ulcera gastrica e duodenale.
È documentata, inoltre, la minor incidenza di calcoli della bile in persone che consumano con regolarità l’olio di oliva rispetto a soggetti che preferiscono i grassi animali.
Nell’olio, trigliceridi sì: ma buoni e che fanno bene!
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